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SENZA UTILIZZO DI TAMPONAMENTO NASALE
La percezione che l’uomo ha dell’orientamento spaziale e del movimento del proprio corpo rispetto all’ambiente ed il controllo della postura dipende dall’interazione dei sistemi vestibolare, visivo e somatosensoriale: un conflitto tra questi sistemi determina una sintomatologia in cui la vertigine è il sintomo prevalente, causante talvolta un’inabilità nella vita quotidiana della persona.
Si definisce disfonia qualsiasi disturbo nell’emissione della voce, dovuto a cause organiche (cisti, polipi, neoplasie, ecc) o funzionali (indebolimento vocale, ecc).
La diagnosi è facilmente eseguibile attraverso l’esecuzione di un esame video-endoscopico.
La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno, nota come OSAS (Obstructive Sleep Apnea Syndrome ), si caratterizzata da ripetuti episodi di completa e/o parziale e/o prolungata ostruzione delle vie aeree superiori durante il sonno, normalmente associati ad una diminuzione della saturazione di ossigeno nel sangue.
La chirurgia nasale e dei seni paranasali ha avuto negli ultimi anni un notevole sviluppo grazie all’introduzione delle tecniche endoscopiche: la chirurgia endoscopica nasale e dei seni paranasali, spesso identificata dall’acromio FESS (chirurgia endoscopica funzionale dei seni paranasali), si avvale di strumenti microchirurgici, microdebrider, endoscopi rigidi, telecamere e monitor ad alta definizione (HD). La chirurgia endoscopica permette un controllo meticoloso degli atti chirurgici, con conseguente maggiore precisione e sicurezza per il paziente: l’intervento risulta più accurato e meno invasivo, riducendo la degenza ospedaliera ad un giorno, evitando l’utilizzo dei tamponi nasali e consentendo un decorso post-operatorio scarsamente doloroso e fastidioso.
La recente acquisizione dei meccanismi di plasticità cerebrale – ovvero la capacità del cervello di modificare la propria struttura per adattarsi al tipo di stimoli provenienti dall’ambiente o sopperire a danni in alcune sue aree – deve radicalmente cambiare l’approccio dello specialista di otorinolaringoiatra nei confronti del paziente affetto da sordità ed acufeni.
Recenti ricerche scientifiche evidenziano la possibilità tramite farmaci antiossidanti di contrastare ed in certi casi migliorare il decadimento uditivo e gli acufeni.
Gli effetti terapeutici della terapia con ultrasuoni sono antalgico, trofico, fibrolitica e di rilassamento dei muscoli contratti.
Grazie alle caratteristiche degli ultrasuoni è possibile:
– favorire la guarigione di ferite acute e croniche;
– migliorare la circolazione del sangue nell’area di trattamento, aiutando il trofismo;
– ridurre sintomatologie dolorose croniche (nevralgie, dolori articolari, dolori muscolari ecc).
Lo studio ha sviluppato negli anni specifiche competenze nel trattamento della patologia otorinolaringoiatrica del bambino, come evidenziato da una sintesi della pubblicazioni scientifiche internazionali.
MEDICO CHIRURGO
SPECIALISTA IN OTORINOLARINGOIATRIA
DOTTORE DI RICERCA – UNIVERSITA’ DI GENOVA
DIRIGENTE MEDICO I LIVELLO
OSPEDALE SAN MARTINO – GENOVA